La Metis Fondata da Giovanna Borrello nel 2007, unica nel centro-sud Accreditata dalla Associazione SICO (Società Italiana Counseling). Riconosciuta da Associazione AssoISUE Certificata dal MiSE (Ministero dello Sviluppo economico) secondo la legge 4/2013
Il corso di formazione in counseling filosofico seguito presso METIS mi ha consentito di ampliare e sviluppare adeguatamente competenze nell’ambito relazionale nonché abilità specifiche nella comunicazione interpersonale. Il lavoro impostato sulla base della rigorosa acquisizione di metodologie disparate, quali la fenomenologia di matrice jaspersiana, la logoanalisi, le tecniche del dialogo socratico, il metodo della RET ed altro hanno permesso di fondare su solide basi la mia attitudine all’approccio empatico. La formazione come counselor mi è stata, altresì, di grande aiuto per la ricerca e il raggiungimento di un mio personale equilibrio esistenziale nonché per una più precisa chiarificazione dei miei obiettivi di vita.
Counselor Filosofico
Come terapista della neuro e psicomotricità incontro bamini con patologie diverse, nell'ambito dei disturbi neuromotori, psicopatologici, neurocognitivi, dai più gravi a aquelli lievi. La mia lunga esperienza sul campo mi ha portato a considerare che aver cura dei bambini è soltanto metà del percorso possibile: da qui la convinzione che il Counseling può essere parte integrante di un percorso riabilitativo chetenga conto del bambino inserito nella rete delle sue relazioni familiari e comportamentali. Affiancare il processo di cura con il counseling ai genitori muove dall'esigenza di modificare le fissità comportamentali e attivare risorse finora inutilizzate, giungendo ad un ampliamento di visuale sia all'interno che all'esterno delle modalità familiari: è la possibilità di un'allargamento della prospettiva terapeutica e di una rilettura delle problematiche del bambino nei diversi contesti. In particolare, nelle situazioni di patologia molto grave, si crea una sorta di cristallizzazione e di fissità intorno al problema. Per i genitori è difficilissimo sostenere la speranza suscitata dai piccoli movimenti del figlio verso l'autonomia. E' meglio una cattiva certezza che una speranza che costringa a rimettere in discussione gli equilibri faticosamente conquistati nel corso degli anni. Ritengo che il counseling filosofico, sensibile alla dimensione dell'esistenza e dei valori, possa raccogliere la difficile sfida di un'accoglienza di persone così profondamente colpite, il cui il senso del vivere si è attenuato o si è perso. Sto per terminare il percorso con la scuola METIS, e mi accingo a dare un taglio nuovo all'intervento neuro-psicomotorio, integrandolo con gli "strumenti" culturali e tecnici acquisiti in questi tre anni di formazione come counselor: ho inaugurato, con la collaborazione di alcuni colleghi, un piccolo studio nel centro storico di Napoli, che vuole essere uno spazio di accoglienza per i bambini e le loro famiglie, cura del corpo e dell'anima.
Counselor Filosofico
Il corso di formazione in counseling filosofico seguito presso METIS mi ha consentito di ampliare e sviluppare adeguatamente competenze nell’ambito relazionale nonché abilità specifiche nella comunicazione interpersonale. Il lavoro impostato sulla base della rigorosa acquisizione di metodologie disparate, quali la fenomenologia di matrice jaspersiana, la logoanalisi, le tecniche del dialogo socratico, il metodo della RET ed altro hanno permesso di fondare su solide basi la mia attitudine all’approccio empatico. La formazione come counselor mi è stata, altresì, di grande aiuto per la ricerca e il raggiungimento di un mio personale equilibrio esistenziale nonché per una più precisa chiarificazione dei miei obiettivi di vita.
Come terapista della neuro e psicomotricità incontro bamini con patologie diverse, nell'ambito dei disturbi neuromotori, psicopatologici, neurocognitivi, dai più gravi a quelli lievi. La mia lunga esperienza sul campo mi ha portato a considerare che aver cura dei bambini è soltanto metà del percorso possibile: da qui la convinzione che il Counseling può essere parte integrante di un percorso riabilitativo che tenga conto del bambino inserito nella rete delle sue relazioni familiari e comportamentali. Affiancare il processo di cura con il counseling ai genitori muove dall'esigenza di modificare le fissità comportamentali e attivare risorse finora inutilizzate, giungendo ad un ampliamento di visuale sia all'interno che all'esterno delle modalità familiari: è la possibilità di un'allargamento della prospettiva terapeutica e di una rilettura delle problematiche del bambino nei diversi contesti. In particolare, nelle situazioni di patologia molto grave, si crea una sorta di cristallizzazione e di fissità intorno al problema. Per i genitori è difficilissimo sostenere la speranza suscitata dai piccoli movimenti del figlio verso l'autonomia. E' meglio una cattiva certezza che una speranza che costringa a rimettere in discussione gli equilibri faticosamente conquistati nel corso degli anni. Ritengo che il counseling filosofico, sensibile alla dimensione dell'esistenza e dei valori, possa raccogliere la difficile sfida di un'accoglienza di persone così profondamente colpite, il cui il senso del vivere si è attenuato o si è perso. Sto per terminare il percorso con la scuola METIS, e mi accingo a dare un taglio nuovo all'intervento neuro-psicomotorio, integrandolo con gli "strumenti" culturali e tecnici acquisiti in questi tre anni di formazione come counselor: ho inaugurato, con la collaborazione di alcuni colleghi, un piccolo studio nel centro storico di Napoli, che vuole essere uno spazio di accoglienza per i bambini e le loro famiglie, cura del corpo e dell'anima.
Laura Taddei, 3° anno della scuola METIS.